Costruttore: Siemens e Halske AG, Berlino
Datazione: 1940
Materiale: vetro, piombo, tungsteno, legno
Misure: larghezza 20 cm, lunghezza 60 cm, altezza 24 cm
Codice bene: 393
Descrizione: il tubo radiogeno è una ampolla di vetro sotto vuoto spinto, che contiene un catodo e un anodo ad alta tensione. Il catodo (o polo negativo), come nelle normali valvole termoioniche, a sua volta è composto dal filamento riscaldatore (formato in genere da lega, in rame oppure altri metalli a basso numero atomico, e alimentato a bassa tensione) e dal catodo vero e proprio collegato al circuito ad alta tensione. L'anodo (polo positivo) invece, situato al polo opposto dell'ampolla, è costituito da un disco (piattello) di metallo pesante (tungsteno o molibdeno). Il tubo radiogeno è contenuto a sua volta in una guaina metallica (generalmente di alluminio con schermature di piombo).
Nel presente tubo, il sistema di rigenerazione del gas è costituito da un tubo di palladio sigillato nella parete di vetro del tubo. Il palladio, scaldato fino l'incandescenza, diventa permeabile all'idrogeno della fiamma che penetra allora nel tubo, riducendo così il grado di vuoto. Questo sistema di rigenerazione, detto ad osmosi, venne introdotto nel 1897 dal fisico francese Paul Villard il quale, insieme a Victor Habaud, costruttore di strumenti scientifici a Parigi, lo brevettò nel 1898. Il filamento del catodo viene riscaldato da una corrente ed inizia ad emettere elettroni per effetto termoionico; la nube elettronica intorno ad esso viene accelerata dall'alta tensione, che proietta gli elettroni verso l'anodo dove colpiscono il disco metallico: nell'impatto l'energia cinetica che avevano acquisito si trasforma in calore (per il 99%) e in radiazione X (per l'1%). La generazione di raggi X avviene per Bremsstrahlung (radiazione di frenamento) e per radiazione caratteristica.