
Costruttore: R. Damiani, Venezia
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Materiale: legno, vetro, materiale plastico, metallo
Misure: altezza 50 cm, lunghezza 52 cm, larghezza 24.5 cm
Codice bene: 82
Descrizione: la macchina elettrostatica di Wimshurst è costituita da due dischi (con spessore di 2 mm e diametro di 36 cm) realizzati in materiale plastico, ottimo come isolante elettrico. Tali dischi sono montati su un supporto in modo coassiale e a breve distanza tra loro; se azionati mediante manovella ruotano in opposte direzioni grazie all’ausilio di pulegge.
Sulle superfici esterne di entrambi i dischi sono presenti 30 settori metallici sottili di forma rettangolare per ciascuno in modo da avere i cosiddetti settori opposti. Su dei supporti sono poste delle spazzole dai crini metallici, chiamate barre neutralizzatrici, necessarie per la realizzazione di contatti striscianti tra i settori opposti. Azionando la manovella mediante pulegge, i due dischi ruotano in antefase e, sfregando contro le spazzole, immagazzinano sulle loro superfici delle cariche di opposta polarità. Ogni volta che un settore entra in contatto con una spazzola, la sua carica cambia da positiva a negativa o viceversa, il risultato è che i settori si caricano positivamente su una metà del disco e negativamente sull’altra. La carica statica sulle spazzole viene raccolta da collettori ed impiegata per polarizzare le armature di un condensatore. Collegando alle due armature uno spinterometro, costituito da due elettrodi di forma sferica, si riescono a provocare delle scariche elettriche. Le sfere infatti creano un forte campo elettrico intorno a loro: quella del polo negativo facilita l'emissione di elettroni che ionizzano l'aria circostante, la sfera positiva fa si che quest'ultima sia in grado di far scoccare le scintille.